A Catania c'è "Casablanca". Lo scopro oggi. Lo gestiscono in prevalenza delle donne (e già questa è una gran bella notizia) e si presenta così:
«un'iniziativa editoriale al femminile, non preclusa alla collaborazione degli uomini, che possono anche svolgere incarichi di rilievo all'interno della struttura, ma caratterizzata da una partecipazione maggioritaria di donne, con l'inclinazione e la sensibilità che ne consegue;
• un'iniziativa libera anche negli strumenti : il “lavoro di cucina” (cioè la lavorazione dei prodotti editoriali) si svolge appoggiandosi esclusivamente sul software libero, principalmente su sistemi GNU/Linux. Questo sia per ragioni tecniche (il software libero è ritenuto più affidabile di quello commerciale), sia perché si segue la filosofia della condivisione delle idee e della conoscenza;
• un'iniziativa con una forte carica etica : l'idea di lanciare un'iniziativa d'avanguardia in un territorio come la Sicilia e Catania in particolare non è casuale.
Scarichiamo la rivista (tutti i numeri sono disponibili gratis in pdf) e vediamo di imparare qualcosa anche oggi. Basterebbe anche solo questa frase di Giuseppe Fava: «A che serve vivere, se non c’è il coraggio di lottare?»
lunedì 7 gennaio 2008
Le donne di Casablanca
Pubblicato da larivistachevorrei alle 17:24
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