mercoledì 9 gennaio 2008

Il territorio e chi tenta di difenderlo

La voce gira, il passaparola funziona. Così Alfio Sironi accoglie l'invito e sul suo blog rilancia il mio appello. Ecco parte del suo intervento.
Nb I grassetti sono miei.

Il progetto non è male: di editoria non ne so nulla, immagino solo a fatica cosa comporti mettere in piedi una “rivista” o simili, per questo vorrei attenermi alla realtà a me più vicina. Come commentatore dilettante, come cittadino, come studente e come mezzo-articolista posso dire che la creazione di una rivista di approfondimento mi sembra un’idea valida se pensata all’interno di un contesto sinergico e se ispirata ad alti valori.
Nel monzese e in Brianza ci sono moltissime testate on-line, quotidiani, giornali, ma tutti si limitano alla cronaca, gli esempi di grande tendenza sembrano i celebri “Metro” e “City”: notizie leggere, brevi, facilmente appetibili, approccio rigorosamente comportamentista, descrizione dell’evidente, punto e stop. Questo mal si concilia con le tematiche ambientali/territoriali che, mai come ora, chiedono una riflessione - pensiero e ripensamento - un’analisi critica. Se proprio si volesse una nuova rivista, essa dovrebbe rappresentare uno spazio dedicato all’analisi accurata dei problemi, alla riflessione sulle tematiche che meritano qualche minuto del nostro tempo, prezioso e sempre di meno. Una rivista di questo tipo, inoltre, si proporrebbe come strumento coerentemente inseribile nel progetto auspicato dall’Associazione Parchi del Vimercatese riguardo la possibilità di formare un coordinamento territoriale tra le diverse associazioni che si occupano di ambiente, paesaggio e cultura locale. Porprio Pino Timpani – presidente della suddetta associazione - ha più volte sottolineato l’importanza di unirsi e condurre un’azione sinergica, in modo tale da acquisire una certa rilevanza politica e contrastare più efficacemente quel partito del cemento che lavora a tempo pieno, spesso senza scrupoli e senza perizia.
In un simile quadro di unione, la rivista diverrebbe un utile collante per l’azione delle varie associazioni e non solo, uno strumento di condivisione e costruzione, uno spazio di discussione aperto agli stimoli esterni. Come per ogni progetto è facile parlare a priori e dare sfoggio alle proprie ambizioni e velleità, le variabili da discutere sono molteplici (modi, tempi, forme, linee editoriali), le difficoltà sono innumerevoli, ma mi pare che nell’ambiente ci siano esperienza, uomini e menti tali da poterci provare, anche con margini di ragionevolezza.
Che posso dire? Da principiante - appassionato sarei ben lieto di poter prestare il mio piccolo contributo.

Ringrazio Alfio per l'attenzione che presta a questa discussione. Come scrivevo, penso che sia proprio il territorio uno dei principali argomenti che la mia rivista ideale dovrebbe affrontare. Se nella discussione fossero coinvolte le associazioni e le persone che in quel settore sono attive penso che sarebbe un'ottima opportunità. Parliamone.

Nessun commento: